Salviamoci la pelle…per una abbronzatura in tutta sicurezza!

I nevi sono macchie pigmentate formate dall’accumulo di melanociti, le cellule che producono melanina, la quale, stimolata dal sole e dai raggi UVA e UVB, è responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura.

Quando bisogna iniziare a preoccuparsi?

Nella maggior parte dei casi si può stare tranquilli, perché il nevo resterà lì per tutta la vita senza dare problemi. In altri casi, fortunatamente molto più rari, esso potrebbe degenerare e dar vita a un melanoma, il più aggressivo dei tumori cutanei, che può essere contrastato con terapie efficaci se scoperto tempestivamente. Il melanoma è una forma di tumore che può avere origine da nei congeniti o acquisiti, oppure svilupparsi anche sulla cute sana, arrivando a coinvolgere nei casi più gravi anche i linfonodi e gli organi interni.

Quali sono i fattori di rischio?

I fattori di rischio possono essere diversi, ma è statisticamente accertato che l’eccessiva esposizione alla luce ultravioletta del sole, di lampade e lettini solari, può essere dannosa e danneggiare il DNA delle cellule epiteliali (cioè cellule che formano una barriera sulla pelle), causando la possibile nascita del melanoma.

Le scottature, infatti, hanno un impatto negativo sulla pelle e possono essere, in alcuni casi, il punto di origine di lesioni pretumorali. Premesso che lo sviluppo del melanoma può essere collegato anche a fattori genetici, come la familiarità, oppure a caratteristiche individuali, come la presenza di numerosi nei e la pelle molto chiara, il consiglio è di esporsi al sole con attenzione, proteggendosi, sin da bambini, con una crema che abbia almeno un fattore di protezione non inferiore a 50. Se applicata costantemente ogni 2-3 ore durante l’esposizione, la protezione solare consente di ridurre e, in alcuni casi, evitare le scottature e le ustioni che, nel lungo periodo, possono causare alterazioni cutanee.

Come prevenire l’insorgenza del melanoma?

Come anticipato, il sole non è l’unico responsabile. Il melanoma può manifestarsi anche in parti coperte e non direttamente esposte ai raggi solari. In questi casi, però, l’esposizione al sole potrebbe diffondere le cellule tumorali già esistenti. In ottica di prevenzione, oltre a seguire a proteggersi, è importante saper riconoscere i cambiamenti delle proprie lesioni cutanee attraverso “l’ABCDE dei nei” e programmare periodicamente una visita dermatologica. Il consiglio, soprattutto nei soggetti a rischio (familiarità per melanoma) o in soggetti con un numero elevato di nei, è di svolgere il controllo attraverso l’epiluminescenza e la successiva videodermatoscopia digitale computerizzata, un esame che permette di verificare in modo ancora più accurato l’evoluzione delle macchie sospette permettendone il confronto nel tempo.

Cos’è l’ ABCDE dei nevi?

L’ABCDE non è altro che un semplice metodo per controllare i nevi, secondo le seguenti regole:

Un nevo benigno è simmetrico. Se tracciate una linea che passa dal centro di un neo e le due metà residue sono uguali, questo significa che è simmetrico.

Se tracciate una linea che passa dal centro di un neo e le due metà non sono uguali o non corrispondono, questo significa che è asimmetrico. Questa potrebbe essere una caratteristica di non benignità della lesione.

Un nevo benigno ha bordi continui e uniformi, a differenza di un sospetto melanoma. I bordi di un melanoma tendono ad essere irregolari, intagliati, frastagliati.

Molti nevi benigni sono di un colore solo, omogeneo (spesso un’unica tonalità di marrone). Avere un neo che presenta più varietà di colori è un altro segnale di avvertimento. Potrebbero esserci diverse tonalità di marrone (chiaro o scuro) o di nero. Un melanoma può anche apparire rosso, bianco o blu.

Un nevo benigno di solito ha un diametro più piccolo rispetto ad un tumore della pelle maligno. I melanomi in genere sono più grandi come diametro rispetto alla gomma che troviamo sul sedere delle matite (> 6 mm), anche se alcune rare volte, quando vengono scoperti, possono essere più piccoli.

I nevi comuni, benigni, sono uguali nel tempo. Resta un importante segnale d’allarme quando un neo inizia ad evolversi o cambiare in qualsiasi modo. Quando un neo sta evolvendo, consultate subito un medico.

Qualsiasi cambiamento – dimensioni, forma, colore, elevazione o altra caratteristica, o qualsiasi nuovo sintomo come sanguinamento, prurito o crosta, devono farvi subito fissare un appuntamento con un Dermatologo.

Esposizione al sole: rischi e benefici

Dell’esposizione al sole, esistono benefici e rischi. Stimola la produzione di vitamina D, favorisce il rilassamento muscolare e contribuisce a ridurre lo stress.  Il sole, dunque, è anche un alleato della nostra salute, tenendo però sempre in considerazione alcuni consigli:

  1. Considerare l’età: bambini e anziani con una cute più delicata sono a maggior rischio di scottature e ustioni
  2. Tipo di pelle: il fototipo chiaro e la persona con un gran numero di nei (superiore a 50) ha un maggior rischio di scottarsi e ha necessità di una protezione più alta
  3. Orario della giornata. È consigliato esporsi durante le ore meno calde, evitando il sole dalle ore 11.00 alle 16.00. Il suggerimento è valido anche per le persone con pelle scura oppure già abbronzata, perché possono scottarsi se non si espongono correttamente. Anche per loro, il consiglio è utilizzare una protezione non inferiore a 30.
  4. Si sconsiglia l’uso di oli abbronzanti e senza alcun tipo di protezione perché riflettono i raggi del sole aumentando il rischio di scottature
  5. Evitare lampade o lettini abbronzanti.

Non sottovalutare l’importanza della prevenzione…e prenditi un po’ tempo per sottoporti al tuo controllo dermatologico dei nevi.


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